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Condizionamento di segnale: un viaggio tra ADC e DAC

Nel mondo sempre più digitalizzato che ci circonda, i sistemi di acquisizione dati ricoprono un ruolo di primaria importanza. Tra questi, il condizionamento di segnale si configura come un processo essenziale per la normalizzazione dei segnali provenienti da un sensore, rendendoli compatibili con i circuiti successivi. Ma di cosa si tratta esattamente e come funziona?

Per capire meglio, è utile fare riferimento ai convertitori di segnale, strumenti che hanno il compito di trasformare segnali meccanici o elettrici in un’altra tipologia di segnale. Lo scopo del condizionamento di segnale è l’amplificazione e la conversione del segnale in una forma compatibile e facilmente interpretabile per il controllo macchina e l’acquisizione dati.

I convertitori di segnale sono largamente utilizzati nelle applicazioni industriali, che impiegano diversi tipi di sensori per le loro operazioni di misurazione. Poiché i sensori generano una molteplicità di segnali, risulta necessario convertire questi ultimi affinché possano essere correttamente interpretati dagli strumenti collegati.

All’interno di questa categoria di strumenti troviamo due tipologie fondamentali di convertitori: i convertitori di segnale analogici-digitali (ADC) e i convertitori digitali-analogici (DAC), ognuno con un ruolo ben preciso.

I convertitori ADC, infatti, convertiscono un segnale continuo (analogico) in una sequenza di valori discreti (digitali), permettendo il collegamento di un segnale analogico con un centro di elaborazione digitale. Un esempio tipico di applicazione è un sistema a microprocessore per il controllo di grandezze fisiche (come pressione, temperatura, umidità), dove il segnale analogico fornito dal trasduttore deve essere convertito in digitale per essere elaborato dal microprocessore.

I convertitori DAC, invece, operano in maniera inversa rispetto agli ADC. Essi trasformano il segnale digitale fornito dal sistema di elaborazione in un segnale analogico, capace di interagire con i dispositivi in uscita, come gli attuatori (altoparlanti, motori, ecc.).

In conclusione, sia i convertitori ADC che i DAC rappresentano elementi imprescindibili nei sistemi di controllo, poiché si pongono come trait d’union tra il mondo fisico dei segnali analogici e quello digitale dei microprocessori, permettendo di tradurre e interpretare correttamente le informazioni ricavate da sensori e attuatori. Nell’industria dei convertitori di segnale, DATEXEL emerge come un player di rilievo, confermando l’importanza di questa tecnologia nell’ambito industriale.